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Cantar de Arriero

Musica di Rafael Jigena Sánchez
Testo di Enrique Mario Casella
Argentina

Vengo bajando desde la puna
Con una llama y una vicuña
Con una llama para mi niña
Y una vicuña para mi cumpa

Moñitos rojas en las orejas
Como las chinas
Sobre las trendas

Tatay (1) que lindo, tatay que digo!
Como enamoran por esos cerros
Más que las chinas a los arrieros
La mi ruñita (2) de las llamitas
Y la al hojura de la de las vicuñas

Scendo a valle dall’altipiano
con un lama ed una vigogna
con un lama per la mia ragazza
ed una vigogna per mio compare

Fiocchetti rossi portano sulle orecchie
Come le belle paisane
Portano alle trecce

Padre che bello! Ahi, vi dico!
Come fanno innamorare, su per i monti
Più che le belle paisane, ai mandriani
Rapiscono i lembi dei nastri delle lame
E gli ornamenti delle vigogne.

(1) Tata = è il padre, ma spesso viene usato per “Tata Dio”
(2) Mirruña= (Honduras) pezzetto di qualcosa

Traduzione di Neva Tonka Mimica Silva, aprile 2006

Associazione Culturale Coro Hispano-Americano di Milano