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AprenderCantando
Huincahonal, la fanciulla Mapuche
 


Tradizionale andino
Elaborazione e testo: Waldo Aránguiz Th

Cile

 

En las aguas del Toltén,
tras tupido matorral,
con donairoso vaivén
lava la india su chamal.

¡Huinca tregua, huinca pillo!
me robaron mi potrillo,
mi ruca, huaca y ternero!

Se endereza y se despeja
Su amplia frente y con razòn
Lanza al aire su honda queja
A manera de canción.

¡Huinca tregua, huinca pillo!
me robaron mi potrillo,
mi ruca, huaca y ternero!

Pero su canto no es canto
de alegría que no goza
es su pena es su dolor que rebosa.

Ñely poñi ñelay mulque
no hay alca, no hay achagual
dice la india y refiriega su negro y burdo sayal

Nelle acque del fiume Toltén,
oltre una fitta sterpaglia,
leggiadra nel portamento
lava, l’india, il suo chamal

Cane d'un uomo bianco, furbo d'un uomo bianco!
mi han rubato il puledro,
la casa, la mucca e il vitello!

Si alza in piedi e si libera
l’ampia fronte e con ragione
lancia all’aria il suo recondito lamento
in forma di canzone.

Cane d'un uomo bianco, furbo d'un uomo bianco!
mi han rubato il puledro,
la casa, la mucca e il vitello!

Ma il suo canto non è canto
di allegria che non gode
è la sua pena è il suo dolore che scoppia.

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Mapuches


Per approfondire: I Mapuche
Associazione Culturale Coro Hispano-Americano di Milano