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Milonga de andar lejos

Daniel Viglietti 1973,
Uruguay

Elaborazione di Antonio Neglia

Milonga

Qué lejos está mi tierra
y sin embargo, qué cerca,
o es que existe un territorio
donde la sangre se mezcla.

Tanta distancia y camino,
tan diferentes banderas,
y la pobreza es la misma,
la misma gente que espera.

Yo quiero romper mi mapa,
formar el mapa de todo:
mestizos, negros y blancos,
trazarlo codo con codo.

Los ríos son como venas
de un cuerpo entero extendido
y es el color de la tierra
la sangre de los caídos.

No somos los extranjeros,
los extranieros son otros:
son ellos los mercaderes
y los esclavos nosotros.

Yo quiero romper la vida,
cómo cambiarla quisiera.
Ayúdeme, compañero,
Ayúdeme, no demore,
que una gota con ser poco,
con otra se hace aguacero.

Lontana è la mia terra,
eppure così vicina,
o esiste un territorio
dove il sangue si mischia?

Tanta distanza e cammino,
così diverse bandiere,
ma la miseria è la stessa,
la stessa gente che spera.

Voglio spezzare i confini,
fare una terra di tutti:
meticci e neri, col bianco,
tracciamola fianco a fianco.

I fiumi son come vene
di un solo corpo disteso
e questa terra ha il colore
del sangue dei caduti.

Non siamo noi gli stranieri,
ma gli stranieri sono altri:
e sono loro i mercanti
mentre noi siamo gli schiavi.

Voglio spezzare la vita,
quanto cambiarla vorrei!
Compagno, devi aiutarmi;
aiutami, non tardare,
ché una goccia insieme alle altre
diventa un forte acquazzone.

Traduzione di Meri Lao


Tempo di Milonga
Associazione Culturale Coro Hispano-Americano di Milano