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  Cantautori e Trovatori
Violeta Parra

 

Violeta Parra nasce a San Carlos, nella provincia cilena di Chillán, il 4 ottobre 1917, terza di nove figli. Figlia di una sarta e di un professore di musica interessato al folklore, a nove anni già suona la chitarra, a dodici compone le prime canzoni. Ancora ragazzina canta in locali pubblici per aiutare a sostenere la numerosa famiglia, che nel frattempo s'è trasferita nei sobborghi di Santiago. Lo stile matura gradualmente fino a sbocciare in una personalità artistica notevolissima e prolifica, capace di fondere elementi appartenenti al folklore tradizionale con una spinta innovativa radicale. Del folklore dice: "Non lo concepisco come una sopravvivenza archeologica isolata che si sviluppa come cultura dominata nei confronti di una cultura dominante, ma come un fenomeno culturale che corrisponde a determinate forme sociali e che si trasforma o si annulla in funzione di tale corrispondenza.".

La sua ricerca si sviluppa sul campo, e la porta a viaggiare per la "infinida", commentava, longitudine del suo Paese, dal nord infuocato e desertico fino alle remote e gelide terre australi. Contemporaneamente si acuisce la sua consapevolezza dei temi caldi del tempo, dei conflitti sociali e politici che dilaniano il Cile. E tutto questo si ritrova nei pezzi che scrive, esempi straordinari del fermento che anima il movimento Nueva Canción Chilena. Con il musicista Patricio Manns, insieme al quale scriverà l'emblematico Exiliada del Sur, e con il giovane Víctor Jara, fonda un'etichetta discografica chiamata "Estampas de América".

Anticonvenzionale, vulcanica, soggetta a sbalzi d'umore, appaga la sua sete espressiva dedicandosi anche ad altre attività creative, come la ceramica e la tappezzeria. I suoi quadri su iuta sono stati esposti anche al Louvre. Il suo cuore generoso, avvezzo a superare tempeste esteriori, non regge ad una tormenta d'amore. Suicida il 5 maggio 1967, Violeta Parra viene trovata morta nel retro di un teatro di Santiago dove s'era appena esibita, accasciata sulla sedia che un'estimatrice le aveva costruito su misura, perché potesse suonare comoda, lei che arrivava a malapena al metro e cinquanta di altezza.

 

     

Nel repertorio del coro:

Pallino Arriba quemando el sol
Pallino En los jardines humanos
Pallino Exiliada del sur
Pallino La carta
Pallino La denuncia
Pallino Porque los pobres no tienes
Pallino Rin del Angelito
Pallino Run run se fue pa'l Norte

Pallino Un Rio de sangre

Associazione Culturale Coro Hispano-Americano di Milano